Leggere i dati per migliorare il marketing

Si parla sempre più di profilazione. Questo è segno dell’importanza di saper leggere i dati per migliorare le attività di business e le relazioni con i propri clienti e stakeholders.

I dati ci sono e sono spesso sotto ai nostri occhi. Qualsiasi sito web può generare statistiche e misurare la user experience del navigatore. Il nodo centrale resta la capacità di analizzare i dati e di farlo nel minor tempo possibile e con la massima precisione.

Questo riguarda tanto una piccola impresa artigiana, quanto una multinazionale con sistemi interconnessi all’“Internet delle Cose”.

Stiamo spesso assistendo allo sfruttamento dei dati solo in minima parte, e le potenzialità sono ancora inespresse. Le pianificazioni strategiche arrivano più tardi delle soluzioni tecniche. La tecnologia c’è già e può aiutare a fornire un’analisi migliore, riuscendo a gestire dati storici che altrimenti sfuggirebbero.

Cosa significa attivare processi decisionali basati su dati concreti?

Profilazione e conversioni

Per conversione si intende la realizzazione di un’azione da parte dell’utente: un acquisto, la compilazione di un form, la richiesta di informazioni…

È provato che, grazie agli algoritmi predittivi, il tasso di conversione si attesta sul 50%, contro il 17% rilevato in assenza di questi.

I clienti non sono tutti uguali. Ognuno di noi ama essere riconosciuto e trattato in modo personale, sia che acquistiamo prodotti che servizi. Non serve gestire i cosiddetti Big Data per guardare dentro i tuoi strumenti di analisi.

Se hai un sito web:
• usi davvero i tuoi strumenti? Usi i tools di Web-Analytics solo per contare le visite o per misurare più in profondità?
• hai un database dei clienti?
• controlli i tools di monitoraggio dei social media?
• usi un CRM per migliorare e gestire la relazione con il cliente?

I dati sono al servizio di una relazione efficace e della soddisfazione delle necessità.
Analitiche web e database clienti: parti da questo. Il resto verrà con l’esperienza.