Modifiche ufficiali al Piano Transizione 5.0

02/01/2025 – 

Modifiche ufficiali al Piano Transizione 5.0 

Le principali Novità introdotte: 

  1. Scaglioni di investimento:  i primi due scaglioni, quello fino a 2,5 milioni e quello da 2,5 a 10 milioni sono stati unificati in un unico scaglione fino a 10.000€.  Quindi Il credito d’imposta, calcolato sulla base delle spese agevolabili in relazione alla riduzione dei consumi energetici ottenuta prevede ora i seguenti scaglioni:

a) Riduzione dei consumi energetici ≥ 3% a livello di sito, o ≥ 5% a livello di processo:

35% del costo per la quota di investimenti fino a 10.000.000 euro.

• 5% del costo per la quota di investimenti oltre 10.000.000 euro fino a 50.000.000 euro.

b) Riduzione dei consumi energetici > 6% a livello di sito, o > 10% a livello di processo:

40% del costo per la quota di investimenti fino a 10.000.000 euro.

• 10% del costo per la quota di investimenti oltre 10.000.000 euro fino a 50.000.000 euro.

c) Riduzione dei consumi energetici > 10% a livello di sito o > 15% a livello di processo:

45% del costo per la quota di investimenti fino a 10.000.000 euro.

• 15% del costo per la quota di investimenti oltre 10.000.000 euro fino a 50.000.000 euro.

  1. Maggiorazioni per il fotovoltaico: sale al 30% la maggiorazione per l’acquisto dei pannelli di tipo a), e al 40% e al 50% le maggiorazioni per i pannelli di tipo b) e c). 

  2. Cumulo:  Il credito d’imposta 5.0 diventa cumulabile con tutte le agevolazioni, comprese quelle finanziate con fondi europei, per esempio gli incentivi regionali finanziati con le risorse del FESR. C’è però il vincolo di non coprire le stesse spese con due agevolazioni diverse. Consentito inoltre il cumulo con il credito d’imposta ZES. 

  3. Corsia rapida per beni obsoleti: introduzione di una procedura accelerata che consente la sostituzione di beni obsoleti ammortizzati da almeno 24 mesi: per cui non sarà richiesta alcuna analisi del risparmio energetico eseguito; accesso diretto al credito minimo del 35%. fino a 10 milioni. 

N.B. Non risulta tuttavia ancora prevista una proroga per la conclusione degli investimenti attualmente fissata al 31 dicembre 2025. 

Ricordiamo che a questo quadro si aggiungono le recenti modifiche apportate dalle nuove FAQ del Piano Transizione 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 2 Novembre in conseguenza anche a quanto emerso nell’incontro del 23 Ottobre 2024 ha rilasciato una nuova serie di FAQ che si aggiungono a quelle pubblicate nelle scorse settimane e che servono a facilitare l’accesso delle aziende ai benefici.

Le modifiche più importanti sono le seguenti: 

Leasing e acconto del 20%: La FAQ numero 2.16 spiega che le aziende che optano per l’acquisto tramite leasing dei beni, non hanno più l’obbligo del versamento del 20% dell’investimento ma sarà sufficiente la stipula e l’emissione della fattura del maxi-canone anticipato, indipendentemente dall’entità del canone, come conferma dell’avvio dell’investimento.

Alienazione dei beni sostituiti: La FAQ 3.8 prevede che nel caso di un investimento in un bene strumentale che sostituisce un bene esistente, non è obbligatorio alienare, cioè vendere o dismettere, il bene sostituito. Il Mimit raccomanda comunque di mantenere un registro aggiornato degli asset aziendali che mostri chiaramente la sostituzione del bene e la sua nuova destinazione. 

Impianti di climatizzazione e illuminazione per strutture commerciali: Sono stati aggiunti come beni trainanti gli impianti luminosi e di climatizzazione per strutture alberghiere, ospedaliere ed esercizi commerciali che sfruttano tali impianti come produttivi. Tuttavia saranno incentivabili, a condizione che siano gestiti da appositi software di gestione efficiente dell’energia.

Agricoltura: Per il settore agricolo è consentito l’investimento in veicoli agricoli e forestali chiarendo che ciò può avvenire senza l’obbligo di rottamazione del bene sostituito. Aggiunte alla agevolazione le macchine agricole semoventi (es. mietitrebbie) a condizione che rispettino i requisiti di base relativi all’utilizzo in ambito agricolo e forestale.

Processo produttivo integrato da bene/linea produttiva localizzato all’interno di una diversa struttura (Struttura B) dell’impresa?: Nel caso in cui il progetto di innovazione preveda l’integrazione del processo produttivo con una nuova linea in funzione all’interno di una diversa struttura produttiva nella disponibilità dell’impresa, per il calcolo della riduzione dei consumi energetici è possibile confrontare l’indicatore di prestazione energetica della nuova linea produttiva con l’indicatore di prestazione energetica ottenuto quale media degli indicatori delle linee preesistenti costituenti il processo. Tali indicazione può ritenersi applicabile anche al caso in cui il progetto di innovazione preveda la dismissione o sostituzione di una linea in funzione con una nuova linea, che realizza il medesimo processo produttivo, destinata ad una diversa struttura produttiva nella disponibilità dell’impresa.  Tale modifica è importante perché in questo caso è stata offerta un alternativa allo scenario controfattuale di difficile applicazione.

Power Quality come Bene Trainante per il Fotovoltaico

Se un’azienda decide di installare un sistema Power Quality, questo intervento può essere utilizzato come bene trainante per l’incentivazione anche di un impianto fotovoltaico. In altre parole, grazie all’installazione di un sistema Power Quality, l’azienda può ottenere il credito d’imposta 5.0 non solo per la qualità dell’energia, ma anche per l’investimento in un impianto fotovoltaico. Questo incentivo riguarda la riduzione dei consumi energetici e la modernizzazione degli impianti aziendali, con un doppio vantaggio:

  • Sconto fiscale per la qualità dell’energia: installando il sistema Power Quality, l’azienda può ottenere il credito d’imposta per migliorare la qualità dell’energia utilizzata.

  • Credito per il fotovoltaico: se il fotovoltaico è collegato al sistema, può essere incluso nel piano di investimento grazie all’efficienza energetica migliorata dal sistema Power Quality.

Funzionamento del Power Quality in Azienda

Un sistema Power Quality in azienda ha l’obiettivo di migliorare e stabilizzare la qualità dell’energia elettrica, garantendo un flusso di energia pulita e priva di disturbi. In pratica, i sistemi Power Quality sono installati per risolvere o prevenire problemi legati alla fornitura di energia, come sovratensioni, abbassamenti di tensione, armoniche o fluttuazioni di frequenza, che potrebbero influire negativamente sugli impianti aziendali e sulle apparecchiature.

Come funziona un sistema Power Quality

  1. Monitoraggio e Correzione delle Fluttuazioni di Tensione: I sistemi Power Quality controllano la tensione fornita alla rete aziendale e intervengono quando si verificano fluttuazioni anomale, mantenendo una tensione stabile per il corretto funzionamento delle apparecchiature.

  2. Stabilizzazione della Frequenza: In presenza di variazioni di frequenza (tipiche di alcune reti), il sistema interviene per stabilizzare la frequenza, evitando malfunzionamenti delle macchine e migliorando l’affidabilità dell’intero impianto.

  3. Ottimizzazione dei Consumi: Riducendo le fluttuazioni e migliorando la qualità dell’energia, i sistemi Power Quality contribuiscono a una gestione più efficiente dell’energia, riducendo i consumi inutili e migliorando l’efficienza operativa. Questo non solo si traduce in un risparmio economico, ma anche in un impatto positivo sull’ambiente, riducendo gli sprechi energetici.

  4. Prolungamento della Vita degli Impianti: Un altro beneficio importante è che la protezione contro le fluttuazioni di tensione e i disturbi di rete contribuisce a prolungare la vita utile delle apparecchiature aziendali, riducendo guasti e la necessità di manutenzione straordinaria.

Conclusione

Se un’azienda decide di installare un sistema Power Quality come parte del proprio piano di miglioramento energetico, potrà beneficiare dell’incentivo fiscale previsto dal Piano Transizione 5.0 non solo per l’installazione di questo sistema, ma anche per l’eventuale implementazione di un impianto fotovoltaico. In questo modo, l’azienda ottiene il massimo beneficio economico e energetico, migliorando la qualità dell’energia elettrica e riducendo i consumi, e allo stesso tempo contribuendo alla propria transizione verso soluzioni più sostenibili ed efficienti.

Per maggiori informazioni

Per informazioni in merito al Piano Transizione 5.0:

2024_Industria 5.0_Glocal_Clienti_02_01.pdf



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