Cloud Migration: le tre strade per la migrazione in cloud delle applicazioni

Anche tra le aziende italiane, la migrazione verso il cloud delle applicazioni è sempre più diffusa. Permangono tuttavia delle resistenze, dovute a tempi lunghi e costi eccessivi della loro traduzione verso la modalità “as a service”.
Per le software house, gli Indipendent Software Vendor e gli sviluppatori di applicazioni, la questione è di grande attualità. Tuttavia, in tempi di pandemia, il passaggio alla gestione in remoto delle proprie attività in tempo breve è fondamentale per tutte le aziende.

Le opzioni per la cloud migration possono prendere strade diverse, con vantaggi e svantaggi per sicurezza, costi, prestazioni e tempi di ciascuna opzione.
La scelta di un’integrazione soft permette di intervenire unicamente su quei cambiamenti che siano indispensabili per fare girare le applicazioni in cloud. Modificare le applicazioni stesse, invece, è un intervento più radicale, che però permette di sfruttare al massimo i vantaggi del nuovo ambiente cloud.
Vediamo quali sono le opzioni principali per questo processo.

  • Rehosting
    Il rehosting, detto anche Lift and Shift, consiste semplicemente nel porting delle applicazioni legacy verso ambienti cloud senza modificarne il codice né le funzioni. I vantaggi sono una notevole riduzione dei costi di gestione e minori tempi di elaborazione. Inoltre il tempo di ri-addestramento di personale IT e utenti sono pressoché azzerati, dal momento che interfaccia e funzioni rimangono gli stessi. Il rehosting, tuttavia, non beneficia dell’agilità e flessibilità tipiche del cloud, e può soffrire per l’obsolescenza del software.
  • Replatformig
    Il replatforming interviene direttamente sull’applicazione, apportando alcune modifiche e miglioramenti tali da poterne fruire al meglio tramite l’infrastruttura cloud.
  • Refactoring
    Il refactoring comporta la re-architettura o la riscrittura di parte del codice, senza però cambiarne il comportamento esterno. Questo permette di migliorare le prestazioni del software, nonché di evitare i bug sul lungo periodo. Questo metodo offre la piena compatibilità tra l’applicazione e l’ambiente di utilizzo.
  • Repurchasing
    Il repurchasing è l’opzione più drastica ma anche più rapida: l’acquisto di nuovo software, nativo del cloud e immediatamente integrabile e fruibile nel nuovo ambiente. Questa sembra essere l’opzione preferita dalle aziende, venendo adottata infatti da oltre il 40% di esse.

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