Si è tenuta a settembre a Roma la terza edizione di Cybertech Europe 2019, dedicata ai temi della sicurezza informatica e in particolar modo alle sfide della cybersicurezza nell’industria 4.0. Presenti alcuni nomi eccellenti, tra cui il sottosegretario alla difesa Angelo Tofalo. Qual è il punto della situazione?
Investimenti e strategie
Secondo Alessandro Profumo, Ad di Leonardo, l’aspetto cruciale al fine di affrontare la minaccia cybernetica è la cooperazione. Si dovrà trattare di collaborazione non solo tra associazioni e paesi che condividono la stessa mentalità, ma anche privato-pubblico, ossia tra l’industria e le istituzioni dello Stato.
Assolutamente fondamentale, inoltre, è agire in modo proattivo, ossia anticipare le minacce dei cyberattacchi così da poterle prevenire.
“Abbiamo bisogno di migliorare la consapevolezza globale delle minacce e agevolare la condivisione dei dati sensibili, per essere al passo con l’impegno necessario per affrontare questa sfida” sostiene Profumo.
La situazione italiana
Il Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, ritiene che l’Italia stia facendo dei passi avanti significativi in termini di cybersecurity. Ciò auspicabilmente porterà alla creazione di un sistema di governance e di responsabilità comune condivisa a livello globale. Tuttavia, sono necessari ancora molti investimenti nell’innovazione tecnologica per potere eccellere. A questo scopo esiste un progetto del Ministero della Difesa per rendere più efficiente la propria struttura di Information Communication Technology, grazie a maggiore sicurezza, fruibilità dei dati, processi decisionali più snelli e velocità di reazione.
Quali investimenti?
Accenture ha rilasciato un nuovo report, intitolato “The State of Cyber Resilience”.
Secondo tale report, le aziende italiane investono in cybersecurity il 10% del loro budget IT, ma spesso solo le aziende leader ricevono buoni ritorni su tali investimenti, grazie alla loro maggior capacità di scala, di formazione e di collaborazione.