Sistemi produttivi che evolvono nel tempo di pari passo con le tecnologie emergenti? Ora è possibile con i Lighthouse Plant, impianti produttivi da realizzare nuovi o con rivisitazione di quelli esistenti in chiave Industria 4.0. Questi impianti mirano a divenire punti di contatto fra ricerca, innovazione e produzione, con conversioni pratiche sulla quotidianità dei processi.
I Lighthouse Plant sono promossi e sorretti da reti di soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nazionale in settori quali la ricerca industriale, la formazione e il trasferimento tecnologico.
Vengono chiamati Cluster Tecnologici Nazionali. Sono approvvigionatori di risorse per coordinare e rafforzare il collegamento tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.
Il “Cluster Fabbrica Intelligente” è focalizzato sulla trasformazione del settore manifatturiero italiano.
I Lighthouse Plant sviluppati dal Cluster prevedono tre fasi:
- Realizzazione
Realizzazione dell’impianto con beni strumentali nuovi, in linea con i criteri indicati dal Piano nazionale Impresa 4.0, che saranno acquisiti sfruttando gli incentivi del Piano stesso. - Ricerca e sviluppo in rete
Ricerca e innovazione con la collaborazione di diverse figure: fornitori, integratori, istituzioni ed enti di ricerca, sfruttando l’incentivo del credito d’imposta per le spese in Ricerca e Sviluppo e i diversi bandi regionali di agevolazione. - Evoluzione
Miglioramento continuo di impianti e soluzioni, anche attraverso partnership internazionali.
Il programma prevede lo sviluppo di network di “club” con compiti di promozione e diffusione, di modo che queste fabbriche assumano il ruolo di casi studio.
E in Italia? Ecco due esempi di chi è già partito.
Tenova e Ori Martin creano insieme la “cyber factory dell’acciaio”, un impianto con magazzino intelligente in ottica di tracciabilità del prodotto, dal suo ingresso sotto forma di rottame fino all’acciaio pronto per essere consegnato al cliente. Alla base del progetto vi sono forni gestiti da sensori intelligenti e robot collaborativi, muletti servoassistititi e analisi dei dati.
Hitachi Rail è al lavoro per una nuova generazione di sistemi robotizzati industriali in grado di rispondere cooperativamente, in modo intelligente e largamente autonomo a lacune nella conoscenza preordinata e a situazioni o contesti che non sono stati completamente specificati durante la progettazione.
Inoltre, prendendo in prestito dall’immaginario dei film di fantascienza, progetta l’adozione di esoscheletri per la movimentazioni di carichi pesanti e ingombranti all’interno dei veicoli ferroviari.