La realtà aumentata esordisce alcuni anni fa in ambiti molto tecnici e specifici come quello militare, della ricerca scientifica e della medicina.
Inizia a diventare argomento di massa grazie ai Google Glass, occhiali che, tramite un piccolo display posizionato sopra l’occhio, offrono dati e informazioni sull’ambiente circostante nel campo visivo di chi li indossa.
Sono già in cantiere molte altre soluzioni in grado di cambiare la quotidianità conosciuta.
Nelle strutture sanitarie i chirurghi potrebbero consultare le cartelle cliniche dei pazienti senza interrompere un’operazione in corso. I pompieri potrebbero visualizzare il luogo di un incendio, magari per sapere in anticipo dove sono posizionati gli idranti o studiare le planimetrie di un edificio, ancora prima di intervenire.
La realtà aumentata cambierà sicuramente anche le nostre abitudini di spostamento, in primis al volante.
Immagina un parabrezza che mostra in tempo reale indicazioni stradali, segnaletica, velocità da seguire e informazioni sul traffico. Ford sta integrando la Virtual Reality non solo nella progettazione dei veicoli, ma anche all’esperienza di scelta dell’automobile. Immagini qualcuno intenzionato all’acquisto di un Suv a provarlo in un test drive sulle dune del deserto senza dover abbandonare il comfort di casa propria?
Un giorno il cliente potrà definire l’esperienza-veicolo in ogni suo aspetto, dal colore alle finiture degli interni.
Magic Leap di AT&T
Il colosso delle telecomunicazioni americane AT&T si è unito ad altri investitori per finanziare una startup che sta lavorando a un dispositivo innovativo per la realtà aumentata. La startup si chiama Magic Leap.
Magic Leap One è un visore che si collega a un piccolo computer portatile che può essere legato in vita a una cintura. Al contrario, i visori per la realtà virtuale in commercio finora devono essere collegati a un pc molto potente per poter funzionare. È portatile, leggero e indossabile, e crea oggetti virtuali realistici che si fondono perfettamente con gli oggetti reali se visualizzati attraverso gli occhiali del dispositivo.
Questa tecnologia avanzata consente al nostro cervello di elaborare in modo naturale gli oggetti digitali nello stesso modo in cui percepiamo gli oggetti reali, rendendo il visore comodo da usare per lunghi periodi di tempo.