Agevolazioni fiscali per il digitale

Il Governo ha messo in atto una serie di incentivi a supporto delle imprese che investono nei progetti di innovazione digitale.
Questo perché la digitalizzazione è ormai una tappa imprescindibile nel mondo del business e ormai un passaggio obbligato perle imprese vogliono mantenersi competitive in un mercato in continuo mutamento.

Consapevole dell’importanza di questi processi per lo sviluppo economico del paese, sono state messi in atto una serie di agevolazioni fiscali per le PMI che decidano di investire e aprirsi a nuove opportunità di crescita, per innovarsi in chiave digitale, agevolando l’iter trasformativo.

Transizione 4.0 e 6 missioni per far ripartire l’Italia

Le risorse stanziate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ammontano a 191,5 miliardi di euro e sono finalizzate a favorire produttività, competitività e crescita sostenibile delle imprese.

Il pacchetto degli investimenti è articolato in 6 missioni, a loro volta suddivise in diverse componenti e investimenti.

  • Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
  • Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica
  • Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  • Missione 4: Istruzione e ricerca;
  • Missione 5: Inclusione e coesione;
  • Missione 6: Salute.

Missione 1, obiettivi e investimenti

La missione 1 è finalizzata a dare un nuovo impulso al rilancio della competitività del Paese.

Per fare ciò l’innovazione tecnologica e la transizione digitale sono fondamentali per supportare gli investimenti strategici nell’ambito della Transizione 4.0 e l’incremento della competitività delle imprese.

Crediti d’imposta designati per la Missione 1

Il credito d’imposta destinato al Piano Transizione 4.0 amplia la sua platea di beneficiari, sia in termini di benefici che in termini temporali.

L’intervento si articola in alcuni sub-investimenti:

  • credito d’imposta per i beni strumentali materiali 4.0;
  • credito d’imposta per beni immateriali 4.0;
  • credito d’imposta per beni immateriali non 0;
  • credito d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica;
  • credito d’imposta per attività di formazione.

Credito d’imposta beni strumentali immateriali 4.0

Per le imprese che decidono di investire in nuovi beni strumentali, beni immateriali, tecnologie all’avanguardia e funzionali alla transizione digitale e tecnologica è stato destinato un credito d’imposta specifico, in vigore dal 18 maggio 2022, con aliquote pari a:

  • 50% per le spese fino al 31 dicembre 2022, entro i costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
  • 20% per le spese fino al 31 dicembre 2025, sempre entro un massimale di 1 milione di euro.

Il credito d’imposta per altri beni immateriali non 4.0, invece, viene riconosciuto per il 2022 sulla base di un’aliquota del 6% entro i costi ammissibili pari a 1 milione di euro, con possibile estensione fino al 30 giugno 2023.

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