Come la mancanza di skill frena l’adozione dell’IoT

La carenza di competenze interne in materia di sicurezza, scienza dei dati e connettività nell’ambito dei progetti Intenet of Things è diffusa in quasi la metà delle imprese.

 

Carenze di know how sulla sicurezza informatica

Secondo recenti ricerche, baste su 450 intervistati globali, in molti settori le organizzazioni non sempre hanno le competenze necessarie per utilizzare appieno i loro progetti IoT.
In termini di competenze nello specifico le aziende hanno bisogno, secondo gli intervistati:

  • 50% competenze in sicurezza informatica,
  • 49% personale aggiuntivo con esperienza,
  • 48% supporto tecnico,
  • 47% tecnologia di connettività.

Ciò sottolinea come sia importante avere un approccio strategico all’IoT a livello di leadership, in grado di supportarlo.

 

Colmare le lacune

È fondamentale per un successo duraturo delle attività che venga rafforzato e reso disponibile l’accesso ai set di competenze pertinenti a tutti i livelli. Senza un personale in possesso di queste competenze le aziende continueranno a lottare per utilizzare al meglio i dati raccolti.
Se le organizzazioni non hanno le risorse necessarie per colmare questo preoccupante gap è fondamentale che si rivolgano a partner esterni, in grado di fornire le competenze necessarie.

 

Rivolgersi all’outsourcing

La ricerca mette in evidenza come il deficit di competenze sia più pronunciato più in basso nella struttura organizzativa. A livello opeativo pochi intervistati hanno affermato di possedere tutte le competenze necessarie.

 

Nonostante questo, solo una minoranza si rivolge all’outsourcing come soluzione. Il 33% di tutti gli intervistati in genere cerca di collaborare con un fornitore di serivizi IoT per supportare una soluzione end-to-end e collaborare con loro per pianificarla, implementarla e mantenerla.

 

Fonte: www.corrierecomunicazioni.it