Dopo il COVID: Innovazione per far ripartire il Paese

Dopo il lungo periodo di emergenza sanitaria a causa del Coronavirus, il Paese sta faticosamente ripartendo.
Il Governo italiano ha disposto una serie di misure a favore delle categorie più colpite, ma molto sarà ancora necessario fare per superare la criticità di questo momento.
Vediamo quali sono le misure predisposte sinora e quali altre saranno necessarie.

Trasformarsi per ripartire


Il distanziamento sociale influenzerà profondamente l’economia degli anni a venire. A causa del lockdown abbiamo visto chiaramente i limiti del sistema odierno: la mancanza in molte aree del Paese di adeguate infrastrutture digitali ha ostacolato lo smart working, l’insegnamento a distanza, i pagamenti digitali e l’accesso ai servizi della PA.
L’innovazione tecnologica, perciò, dovrà essere al centro della trasformazione futura.
Per permettere l’utilizzo di tecnologie 4.0 come il Cloud, l’Internet of Things, e tutte le tecnologie che abilitano lo Smart Working, sarà necessario espandere rapidamente l’accesso alla banda ultralarga grazie a un notevole impulso da parte dello Stato.
Ecco alcune delle iniziative avviate sinora.

  • Il Fondo nazionale innovazione agirà prevalentemente in modalità di co-investimento coinvolgendo operatori privati per operazioni di mercato nel venture business.
  • Invitalia sosterrà progetti di innovazione Made in Italy di diversa scala.
  • Il Ministero dell’Innovazione avrà un ruolo fondamentale nell’introdurre elementi innovativi nelle aree di competenza degli altri ministeri.
  • Il Ministero dello Sviluppo Economico sosterrà lo sviluppo delle imprese innovative e delle tecnologie per le comunicazioni.
  • ENEA avrà un ruolo centrale nel supportare la diffusione delle tecnologie innovative, le consulenze tecnico-scientifiche e la formazione, la crescita delle startup e PMI ad alto potenziale innovativo.
  • Il Fondo Centrale di Garanzia avrà un’apposita sezione di 200 milioni di euro per erogare garanzie sul credito di startup e PMI innovative.
  • Sace, Simest, ICE, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, forniranno in sinergia aiuti diretti per l’internazionalizzazione delle imprese. L’obiettivo è quello di attrarre talenti dall’estero e favorire il rientro dall’estero delle eccellenze italiane.

Gli impulsi governativi

Grazie al Temporary Framework europeo, il Governo ha potuto elevare al 50% l’incentivo sugli investimenti in startup innovative per le persone fisiche.
La permanenza delle startup innovative nel registro imprese dedicato e l’accesso agli strumenti previsti è stato prolungato di un anno.
Sono stati stanziati fondi per l’acquisizione di servizi di incubatori, acceleratori, innovation hub.

Le associazioni di categoria chiedono un massiccio intervento riguardante il credito di imposta per la ricerca e sviluppo. È necessario che il Governo intervenga su questo e sugli altri fronti, con programmi estesi anche oltre il periodo dell’emergenza.

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