Intelligenza artificiale: il futuro del lavoro, i lavori del futuro

Uno dei più diffusi timori legati all’impiego sempre crescente dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana è quello che essa spazzi inevitabilmente via molti posti di lavoro, resi ormai obsoleti.
Questo, è innegabile, è accaduto in passato, e succederà ancora: tuttavia, non si pone sufficiente attenzione ai posti di lavoro che l’IA creerà in futuro.
Sino a pochi anni fa, professioni come lo sviluppatore di app o il social media manager non esistevano, e nessuno sarebbe stato in grado di prevederle. Allo stesso modo, l’intelligenza artificiale stimolerà la nascita di nuove figure professionali che oggi non siamo neppure in grado di immaginare.

I numeri dell’IA

I numeri parlano. Alessio Botta, partner McKinsey, sostiene che l’Italia potrebbe sfruttare l’IA per alimentare una crescita del PIL dell’1% annuo. Secondo il World Economic Forum, il 65% dei ragazzi oggi a scuola svolgerà professioni che oggi non esistono ancora.

L’intelligenza artificiale al servizio dell’industria

Le aziende manifatturiere, colonna portante dell’attività produttiva in Italia, beneficerebbero enormemente dell’ottimizzazione dei propri processi di produzione grazie all’IA, che permetterebbe loro di gestire la mole dei dati proprietari in modo tale da trasformarli in un valore. Nel 2020 l’Italia avrà bisogno di più di 100.000 nuove posizioni con profilo tecnico, mentre metà della forza lavoro esistente dovrà sviluppare o migliorare le proprie competenze digitali.
Alcuni esempi di professioni emergenti sono il Community Manager, l’esperto di stampa 3D, il consulente di domotica e di Internet of Things, il Data Scientist: questi e altri ruoli verranno richiesti in modo sempre maggiore in futuro.

Vantaggi per tutti

Come ogni innovazione tecnologica, lo sviluppo dell’IA va basato su chiari principi etici e giuridici, ma permetterà un miglioramento della qualità della vita e aprirà nuove prospettive oggi inesistenti. Anziché temere queste nuove tecnologie, è necessario farle nostre: comprenderle, svilupparle, implementarle è strategico per sfruttarne il potenziale e farsi trovare preparati all’industria e alla società del futuro.

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